sabato 24 novembre 2007

studenti anti-sarko

Il sindacato studentesco francese, l'Unef, solidarizza con i connazionali che si oppongono alle riforme di Nicolas Sarkozy. Dopo le ferrovie, i trasporti pubblici urbani e anche i dipendenti dei teatri anche l'Università si mobilità. Gli studenti di sinistra non digeriscono il riconoscimento dell'autonomia agli atenei. Forse questa motivazione è soltanto una scusa, forse gli universitari "nostri cugini" non hanno potuto rsistere dal "far baldoria" insieme agli altri sopratutto se il nemico si chiamo Sarko. il leader francese è senz'altro dotato di un forte carisma, che gli ha procurato molti plausi, ma anche l'ostilità di alcune frange di cittadini.
I giovani francesi sono sempre stati pronti a scendere in piazza. È stato così nel Sessantotto quando furono i primi in Europa a sollevare la polvere della rivolta. Più recentemente, quando presidente era Chirac, si sono ribellati contro il precariato e poi contro la discriminazione razziale. A proposito non si possono dimenticare gli scontri nelle banlieu: le sommosse portate avanti dagli immigrati magrebini di terza generazione.
Spesso dalle università d'oltralpe partono delle scintille, ma la fiamma sembra sepegersi prima che scoppi la bomba. Insomma "tanto fumo e niente arrosto". La geventù francese non da l'impressione di volere affrontare e quindi risolvere i problemi che l'affliggono.
Anche le proteste contro il Sarkozy appaiono allineate alle tradizionali alzate di testa parigine.

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