giovedì 13 dicembre 2007

I LUOGHI DELLA POLITICA


Dai luoghi non si può prescindere, siano essi virtuali o reali. Pronunciata questa massima, si deve notare come da qualche tempo sia stata messa in seria discussione. È stato il sociologo francese Marc Augé, ha parlare esplicitamente di non luoghi, quali porzioni dello spazio impersonali come aeroporti, autostrade, centri commerciali. Ma oggi perfino la politica, da sempre considerata vicina ai sentimenti e alle passioni, sembra poter rientrare in questa categoria.
Il nuovo Partito Democratico vorrebbe liberarsi delle sezioni, che d’altra parte sono state abbandonate ormai da gran parte dei partiti italiani. Cadrebbe così l’ultimo baluardo di presenza territoriale della politica.
Quello che critico non è l’abbattimento dei vecchi modi di partecipazione, ma l’assenza di proporre dei validi sostituti. Innovare non significa distruggere ciò che funziona più come una volta, senza l’aspirazione a realizzare nuovi progetti.
Una politica impersonale, incapace di una comunicazione viva e sostanziosa si allontana irrimediabilmente dal modello democratico di gestione della cosa pubblica.

1 commento:

Il sito di Davide ha detto...

Ciao...mi puoi dire il titolo della canzone che apre questo interessante servizio sulle sedi del PD?
Grazie
Davide